Lo specchio magico del feedback
Una delle grandi paure nel ricevere un feedback è quella di non piacersi, dal punto di vista dell’altro.
🪞Proprio per questo mi immagino il feedback come uno SPECCHIO.
Uno specchio capace di mostrarci la percezione che gli altri hanno di noi.
È qualcosa con cui dobbiamo imparare a fare i conti.
🪄 Eppure questo specchio è magico.
Anzitutto perché di sovente spegne le illusione e gli auto-inganni che creiamo, percependoci decisamente diversi da come i più ci vedono e da come spesso siamo. Talvolta questi inganni sono meccanismi di difesa psicologica non funzionali. Non vedersi in alcune proprie storture, partendo dall’accoglierle proprio perché sono il dna umano, ci impedisce di migliorarci e di smussare gli angoli che possono fare male.
✅ La verità è che ricevere feedback può lasciarci perplessi, per non dire sbigottiti, arrabbiati o delusi.
Altrettanto la verità consiste nel fatto che ricevere un feedback ci espone alla vita, a ciò che siamo e a quello che gli altri pensano di noi.
Il feedback ci espone ad alcune verità e queste verità talvolta sono la porta per comprenderci più a fondo e pensare a un possibile cambiamento.
📖 Ricevere feedback è un contatto con una parte di noi sconosciuta, come fu per Vitangelo Moscarda, il protagonista del romanzo di Pirandello “Uno, nessuno e centomila”.
Una mattina sua moglie gli fece notare un suo difetto: il suo naso pendeva leggermente verso destra.
Da qui si accorse di altri suoi difetti, ignorati da lui stesso ma familiari a chi gli stava intorno.
Moscarda si rese conto di non essere più lui, ma un altro, anzi, uno per ogni persona che incontrava.
🧠 Tutto ciò è in perfetto accordo con la natura stessa delle cose e quindi dell’essere umano. Una natura interdipendente, dove l’identità si costruisce nella relazione e mai da sola.
Per questo motivo dovremmo chiederci chi vogliamo essere o quali realtà percepite da altri possano essere scomode, ad esempio per stare bene o per ottenere ciò che desideriamo.
✅ In un tempo in cui si parla spesso di brand, e quindi di reputazione, non solo ricevere, ma ancor prima chiedere feedback, è buona prassi per comprendere come ci posizioniamo nei confronti degli altri ed eventualmente correggere quello che non funziona davvero e che sotto sotto produce conseguenze che fanno star male noi per primi.
Insomma, se anche ricevere feedback può sembrare duro e tagliente, i suoi benefici potrebbero di gran lunga superare i costi.
Perché quindi non imparare a chiederne?