Gestione del cambiamento

Innovazioni utopiche

Innovazioni utopiche
9 Settembre 2021

📕1500: Macchiavelli parlava già di innovazione…

Lo introduttore ha per nimici tutti quelli che degli ordini vecchi fanno bene, et ha tepidi defensori tutti quelli che delli ordini nuovi farebbano bene. La quale tepidezza nasce, parte per paura delli avversarii, che hanno le leggi dal canto loro, parte dalla incredulità delli uomini; li quali non credano in verità le cose nuove, se non ne veggono nata una ferma esperienza” (Il Principe, Torino 1961, p. 28).

💡Innovare significa uscire dai tracciati e avere coraggio, ma soprattutto comprendere che nuove cose, o differenti modi di fare le cose, possono essere il primo passo per gestire la concorrenza.

Come mai però è così difficile farlo?

😩L’ostacolo è rappresentato da alcuni BIAS che ci caratterizzano.

Vediamone alcuni:

AMBIGUITY EFFECT: L’effetto ambiguità è un pregiudizio cognitivo che descrive come tendiamo a evitare opzioni che consideriamo ambigue o che mancano di informazioni. Non ci piace l’incertezza e siamo quindi più inclini a selezionare un’opzione per la quale è nota la probabilità di ottenere un certo risultato favorevole. Tendiamo perciò a rimanere nel conosciuto piuttosto che avventurarci nel nuovo (anche se ci piace).

APPEAL TO NOVELTY FALLACY: È un errore in cui si afferma prematuramente che un’idea o una proposta sono corrette o superiori, esclusivamente perché sono nuove e moderne. Questo potrebbe forzare l’entusiasmo anche se la nuova idea non sta in piedi.

BANDWEGON BIAS: È la considerazione secondo cui le persone spesso compiono alcuni atti o credono in alcune cose solo perché la maggioranza della gente crede o fa quelle stesse cose. Questo ci porta a seguire le idee e i percorsi già tracciati dai più.

BIAS DI CONFERMA: È un processo mentale che consiste nel ricercare, selezionare ed interpretare informazioni in modo da porre maggiore attenzione, e quindi attribuire maggiore credibilità, a quelle che confermano le proprie convinzioni o ipotesi e, viceversa, ignorare o sminuire informazioni che le contraddicono. Tale dinamica ci blocca verso il nuovo e lo sconosciuto.

OPZIONE DI DEFAULT: Le persone hanno un’evidente predisposizione ad adeguarsi allo status quo o all’opzione di default. Ci piace l’inerzia, ma siamo soliti sottovalutarla credendoci abili soggetti disposti al cambiamento. Persino le opzioni del telefonino più tecnologico tendiamo a lasciarle identiche al precedente. Insomma, siamo dei pigri che fingono di non esserlo.

FISSITÀ FUNZIONALE: La fissità funzionale è un tipo di pregiudizio cognitivo che implica la tendenza a vedere gli oggetti solo come funzionanti in un modo particolare. In molti casi, la fissità funzionale può impedire alle persone di vedere l’intera gamma di usi per un oggetto o, a mio avviso, di pensare a quali evoluzioni potrebbe avere quello stesso oggetto. Ciò bloccherebbe innovazione e sviluppo di prodotto.

BIAS DELL’OTTIMISMO: Il pregiudizio dell’ottimismo (detto anche pregiudizio ottimistico) è un pregiudizio cognitivo che induce qualcuno a credere di avere meno probabilità di sperimentare un evento negativo. Nell’innovazione non ci permette di prevedere rischi e problemi legati a tutte le fasi del processo (progettazione, costi, tempo, comunicazione, vendita, ecc.)

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